Tra le diverse metodiche che verranno presentate nel corso dei tre giorni di congresso DERMOCOSM, le microonde si propongono come una soluzione high-tech per affrontare il rimodellamento del corpo e del viso. A parlarcene è il dottor Paolo Bonan, responsabile del reparto di Dermatologia e Dermo-Chirurgia Laser “Villa Donatello” di Firenze.
Microonde: riduzione del grasso e tonificazione
Sempre più indirizzata verso trattamenti che all’efficacia comprovata uniscano sicurezza, rapidità nella procedura, certezza di risultato e assoluto comfort, la dermatologia plastica guarda alla tecnologia come il supporto imprescindibile per approcciare in maniera soft i vari inestetismi di viso e corpo.
«Onda pro by DEKA nasce come tecnologia per la riduzione del grasso resistente sottocutaneo non viscerale» spiega il dottor Bonan. «Questo avviene grazie all’impiego di una particolare forma di energia ad azione terapeutica, quella delle microonde a 2,45 GHz, in grado agire, in modo profondo e mirato, sulle cellulite adipose così da ridurre le adiposità localizzate sulle diverse aree del corpo, addome, fianchi e cosce, con un effetto ricompattante e tonificante che consente un efficace rimodellamento in toto della figura».
L’energia delle microonde è in grado, infatti, di rompere le membrane delle cellule adipose lasciando “fuoriuscire” il grasso che viene poi eliminato fisiologicamente dal corpo. Oltre che sull’adipe tenace, Onda con tecnologia CoolWaves è in grado di intervenire anche sulla cellulite riducendone le manifestazioni visibili.
«Il passaggio delle microonde favorisce la sostituzione del collagene “vecchio” con collagene nuovo: per effetto dell’energia sviluppata, i setti fibrosi, che determinano la tipica conformazione a buccia d’arancia del tessuto cellulitico, si sciolgono portando a una significativa modificazione sia dell’assetto profondo che di quello superficiale dell’area trattata». Infine, la contrazione del collagene e la produzione di nuove fibre elastiche rendono i tessuti più compatti e tonici.
Microonde anche per il viso
L’evoluzione della piattaforma Onda ha portato alla messa a punto di un nuovo dispositivo che permette di intervenire con le microonde anche sul viso. «Grazie alla tecnologia PGW – Precision-GigaWave, Onda PRO permette di erogare l’energia delle microonde in modo preciso e con diverse profondità di penetrazione così da ottenere effetti differenti in aree selezionate» commenta il dottor Bonan.
«È possibile agire infatti riducendo il grasso, in particolare in quello che si localizza nel sottomento, rassodando i tessuti e rimodellando l’ovale del volto». I tre manipoli di cui è dotato il dispositivo offrono la possibilità di mettere in atto diversi protocolli. «A seconda della quantità e della distribuzione dell’adipe cambia il protocollo con cui si interviene» commenta l’esperto.
«È necessario che la seduta sia guidata da un professionista che padroneggi non solo la tecnologia e l’applicazione clinica specifica con cui sta operando, ma anche l’anatomia del viso e del corpo così da modulare nella maniera più consona la modalità di intervento». Anche il numero di sedute necessario a raggiungere il risultato desiderato viene stabilito dal medico in base all’analisi attenta della situazione di partenza. «In genere sono sufficienti dalle 3 alle 5 sedute, sia per il viso che per il corpo da eseguire a cadenza mensile» precisa il dottor Bonan.
Efficacia e sicurezza
Grande punto di forza di Onda PRO è la non invasività delle microonde. «Numerosi studi hanno provato che il calore prodotto, controbilanciato per altro da un sistema di raffreddamento, hanno escluso la possibilità che vengano prodotti danni ai vari tessuti, compreso quello nervoso» precisa il dottor Bonan.
«Questo fa sì che la metodica non presenti preclusioni di sorta: modulabile in base alla situazione di partenza e all’inestetismo su cui si vuole intervenire, risulta del tutto indolore; unica manifestazione post-trattamento è un modesto rossore che rientra nell’arco di poche ore». Il target di riferimento? «Decisamente ampio, partendo dai 40-45 anni per arrivare ai 70 e questo anche grazie alla possibilità di modulare il protocollo con massima precisione e selettività, in particolare per quanto riguarda i vari distretti del volto» conclude l’esperto.